Non vi capita di pensare che la domenica della Divina Misericordia sia una domenica come le altre? In fondo, non ci si riunisce con la famiglia, con i conoscenti, con gli amici, proprio come la domenica di Risurrezione. Sappiamo che questo giorno è speciale perché è possibile ottenere il perdono sia della colpa che della pena… Ma….
Ricordiamo la storia della salvezza. Dio ha voluto mostrarci la sua bontà e così è sceso sulla terra sotto forma di un Bambino innocente, umile e bisognoso di cure. Questo Bambino, che doveva mostrare al mondo com’è l’amore di Dio, fu chiamato Gesù dai suoi genitori. Per trent’anni visse una vita molto semplice e ordinaria a Nazareth. Per tre anni catechizzò la società in cui viveva, ma la gente non sopportava la sua bontà, il suo amore, il suo insegnamento. La gente non voleva accettare che Egli fosse un Dio misericordioso. Erano disturbati dai suoi segni e prodigi; erano infastiditi dal fatto che perdonasse i peccati. Volevano eliminarlo. Hanno sequestrato, legato, flagellato e crocifisso Gesù.
Non si aspettavano che questo corpo e questo sangue sarebbero diventati un sacrificio “in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero“. Non capivano che Gesù si era lasciato a noi nell’Eucaristia, che aveva delegato agli Apostoli il potere di perdonare i peccati. Non pensavano che sarebbe risorto…
Abbiamo ricevuto tanto, ma non sempre Gli crediamo, non usiamo i doni del suo amore. Ci perdiamo nella vita ingannati dall’apparenza della felicità. Facciamo scelte senza preoccuparci della salvezza della nostra anima.
Dio, vedendo la nostra confusione nonostante l’intera opera di redenzione, nel suo immenso Amore per noi, ci ha donato un’occasione così speciale – la Festa della Divina Misericordia, uscita dalle sue viscere (Atti 420, 699, 1517). Un giorno straordinario in cui Egli toglie dalle nostre spalle il peso dei peccati commessi, ci toglie la colpa e la pena (temporale ed eterna) e ci restituisce la purezza e l’innocenza di un figlio di Dio.
Tutti in questo giorno, cioè nell’ultimo giorno dell’ottava della Risurrezione, possono lavarsi ai raggi della Sua Misericordia e ottenere “il perdono totale delle colpe e delle pene” (D. 699). È sufficiente ricevere la Santa Comunione in questo giorno con un cuore puro e senza attaccamento al peccato e soddisfare le condizioni della devozione alla Divina Misericordia, cioè confidare in Dio, fare la sua volontà e compiere le opere della Divina Misericordia.
In questo giorno Dio ci dona tutte le sue ricchezze: “In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia“ (D. 699). Questo è un giorno di doni d’amore di Dio per noi. Non sempre li sperimenteremo tangibilmente, mentalmente o fisicamente, ma ci sono. Tutte queste grazie fanno di questo giorno un giorno straordinario. Per molti diventa l’inizio di un nuovo cammino di fede. Per Dio, questo giorno è fonte di gioia per le anime che conoscono la sua misericordia, confidano in Lui e gioiscono con Lui nell’opera di redenzione.
Viviamo questo giorno con un atteggiamento di gratitudine e apriamo i nostri cuori a Dio misericordioso. Incoraggiamo i nostri amici e i nostri cari ad accettare il dono del perdono totale delle colpe e delle pene in modo consapevole, nella fede e nella fiducia in Dio.