Lc 13,23-24
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno».
Diario di santa Faustina, n. 367 – Vieni almeno tu il più spesso possibile a prendere le grazie che essi non vogliono accettare e con ciò consolerai il Mio Cuore.
Meditazione
Il Diario di santa suor Faustina rivela concetti, chiarisce significati e perciò illumina la fede. Fra i concetti e i significati che ne escono rischiarati c’è quello di grazia. In genere, siamo infatti abituati a intendere la grazia come un vantaggio da chiedere a Dio. Nulla di sbagliato nella richiesta di una grazia di aiuto, ma Gesù rivolge a santa suor Faustina una frase che allarga il concetto di grazia e arricchisce, perciò, la nostra preghiera e la nostra vita. Gesù parla infatti di grazie che non è ovvio accettare: vieni a prendere le grazie che essi non vogliono accettare e con ciò, aggiunge, consolerai il mio Cuore. Perché Gesù parla di grazie che qualcuno pare non voler accettare, ma che, se vengono accettate, consegna a chi le accetta il potere di consolare il suo Cuore? Perché le grazie di cui parla sono tutte le occasioni che Lui stesso ci provvede (anche il concetto e il significato di Provvidenza ne esce quindi allargato!) per condividere le Sue sofferenze e partecipare così attivamente alla salvezza delle anime. Una fede intesa solo in modo passivo (cerco Gesù perché mi aiuti) e non anche in modo attivo (cerco Gesù per offrire a Lui il mio, di “aiuto”) è una fede che, di fatto, rifiuta di ricevere da Gesù la grazia di essere un suo collaboratore o una sua collaboratrice. È la fede di chi, incredibilmente, rifiuta di passare dalla condizione di spettatore a quella di protagonista. Cos’è che blocca questo passaggio? La risposta è di Gesù e si trova nello stesso paragrafo del Diario: Non trovo il completo abbandono al Mio amore. Tante riserve! Tanta diffidenza! Tanta cautela! Una risposta, questa, in cui Gesù non parla dei non credenti, ma dei suoi discepoli («E perciò mi rivolgo a voi, a voi, anime elette!», dice poco prima). I «molti» che «cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno», come dice Gesù nel vangelo, sono quindi coloro che vogliono seguire Gesù, ma mantenendo da Lui una certa distanza di (falsa) sicurezza. «Il Signore chiede tutto… Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre» (papa Francesco). È la nostra risposta gioiosa e piena, con una corrispondente vita gioiosa e piena, a consolare il Cuore di Gesù.
Domande di riflessione
- L’espressione «porta stretta» risuona in me come sfida attraente o come inevitabile necessità?
- Chiedo mai a Gesù la grazia di allargare il mio cuore e di renderlo simile al Suo?
- Come risuona in me l’espressione «consolare il Cuore di Gesù»: romanticheria o vocazione?
- Tante riserve! Tanta diffidenza! Tanta cautela!: quali sono le mie riserve, le mie diffidenze e le mie cautele nei confronti di Gesù e delle persone in cui Gesù chiede di essere amato?
- La richiesta di Gesù a santa suor Faustina (Vieni almeno tu il più spesso possibile a prendere le grazie che essi non vogliono accettare e con ciò consolerai il mio Cuore) la considero rivolta anche a me?
Preghiere
- Concedici, Gesù Misericordioso, la grazia di un cuore giovane capace di farsi accendere dal Tuo Fuoco d’Amore. Preghiamo.
- Fa’, o Gesù, che i malati e i sofferenti si sentano intimamente uniti a Te, Signore della Vita. Preghiamo.
- Rendici, Signore, capaci di un amore pronto e generoso negli ambienti in cui ci chiami a essere apostoli della Tua Divina Misericordia. Preghiamo.
- Ti preghiamo, Gesù, per papa Francesco, per i cardinali e per i vescovi. Fa’ che non manchi mai loro il Tuo ardore apostolico e il Tuo slancio missionario. Preghiamo.
- Nella Tua Misericordia, Gesù, trasforma le nostre riserve, le nostre diffidenze e le nostre cautele verso di Te in una generosa e infuocata risposta a tutte le chiamate con cui ogni giorno ci inviti a seguirTi. Preghiamo.
Segue la coroncina alla Divina Misericordia.