“Perché?”
Un avverbio interrogativo che richiede una risposta. Questa è un’opportunità per riflettere!
Spesso, nella mia vita, è tutto: un fare e disfare, un andare e venire, ma quando mi fermo non mi pongo domande, perché sono impegnata a pensare a cosa dovrò fare dopo. Grazie per questa occasione di riflessione. Provo a rispondere partendo dalla domanda: perché sei membro? Ho già risposto a questa domanda altre volte e non vorrei essere noiosa o ripetitiva, ma brevemente posso dire che mi sono sentita chiamata da Dio. Troppe volte nella mia vita ho detto no o sono stata evasiva alla Sua chiamata. Ma questa volta dopo una lunga riflessione ho accettato l’invito di Gesù. Così con altri fratelli e sorelle condividiamo la gioia di annunciare il messaggio dell’infinita Misericordia di Dio, del Suo grande Amore che ha per ognuno di noi (l’amore di Dio per noi lo troviamo in Giovanni 3,16 “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”; Giovanni 10,11 : “ Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore”; nel diario al numero 294 Gesù dice a suor Faustina: “Oh, quanto amo le anime che si sono affidate a Me completamente! Farò tutto per loro”). Ogni singola persona è unica ed irripetibile e siamo tutti portatori del dono meraviglioso che è la vita con le sue esperienze di gioia, di fatiche, di sofferenze ma pur sempre tesori preziosi e fonte di crescita. Come dice santa Faustina nel diario al numero 208: “i sacrifici quotidiani sono come fiori di campo che spargo ai piedi dell’amato Gesù”. Questo cammino di fratellanza, in questo periodo della mia vita, mi sta ponendo di fronte a tenti eventi che per me erano a dir poco impensabili. Non sono una persona intraprendente, non mi piace apparire, cerco di non mettermi in mostra, preferisco stare nell’ombra di Cristo e, volontariamente, non mi propongo per svolgere compiti. Ma se mi vengono chiesti di svolgerne, allora cerco di dare tutta me stessa, e ci metto tutto il mio entusiasmo per eseguirli nel miglior modo possibile. Suor Faustina nel diario al numero 889 dice “O Gesù, mi fai conoscere e comprendere in che cosa consiste la grandezza di un’anima: non nelle grandi azioni, ma in un grande amore”. Dopo averli compiuti, non nego, che mi gaso a mille, mi sento orgogliosa di avercela fatta. Vorrei essere umile come dice Dio a suor Faustina nel Diario al numero 427: “La vera grandezza di un anima sta nell’amore di Dio e nell’umiltà”. Cerco di agire non è per me ma per il Signore. Sono, inoltre, consapevole di non avere una grande autostima di me, non mi sento mai all’altezza delle altre persone ma se mi viene chiesto un compito, un motivo c’è, e da lì in poi devo solo fidarmi e quando mi fido, sento che le fondamenta della mia casa sono costruite sulla roccia perché non agisco da sola, ma con l’aiuto dello Spirito Santo. La fiducia in Gesù Cristo mi dà la forza nell’affrontare la mia quotidianità nel lavoro, nella mia famiglia, nelle persone che incontro, nelle difficoltà e nelle paure. Nel diario al numero 742 Gesù dice a suor Faustina: “Esigo da te atti di Misericordia che devono derivare dall’amore verso di Me. Devi mostrare Misericordia sempre e ovunque verso il prossimo: non puoi esimerti da questo, né rifiutarti né giustificarti. Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: il primo è l’azione, il secondo è la parola, il terzo la preghiera. In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Misericordia ed è una dimostrazione irrefutabile dell’amore verso di Me. In questo modo l’anima esalta e rende culto alla Mia Misericordia”. Vorrei provare a fare un’ultima riflessione su come mi rapporto con ciò che chiede Gesù a suor Faustina su AZIONE, PAROLA e PREGHIERA. Chiedo scusa se questo mio modo di ragionare fosse banale.
Rispetto all’azione dipende cosa si intende. Se intendiamo l’agire come azioni propositive, innovative ed originali non sono così brava. Sarà un peccato! Ma se lo intendiamo come modello e stile di vita, cerco di mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù. Ho tante macchie e difetti, ma nella mia umanità cerco di imparare dalle mie mancanze e dai miei errori per essere ogni giorno un po’ meglio del giorno prima. Cerco ogni giorno, con fatica, di essere come Gesù mi vuole e imparo che sono diversa da un mio fratello o da una mia sorella e che questa diversità è un tesoro di cui non mi devo vergognare.
La parola, come la si può intendere? L’annuncio al mondo della Divina Misericordia con le parole, non mi è familiare perché la mia emotività gioca sempre brutti scherzi bloccandomi e paralizzandomi. Ma se la Sua Parola la potessi intendere come il cercare di mettere in pratica nella quotidianità gli insegnamenti che Ci ha donato ecco che mi sento di dire che ci provo. Spesso dico che la mia vita, da quando mi alzo a quando vado a dormire è preghiera con i semplici gesti o azioni.
E la preghiera? Oltre che considerare la mia la mia vita una preghiera, mi fermo anche per pregare con preghiere, letture sia della Parola che letture spirituali. Le preghiere sono sia in intimità che con altri fratelli. Quello che mi è difficile capire se la mia preghiera è vera o di routine, se è superficiale o profonda trovo sempre che il confine sia labile. Mi piacerebbe imparare a pregare bene, imparare come piace a Gesù.
In ogni caso il mio più grande desiderio è poter essere in Paradiso vicino ai Santi e a Dio e per questo, in questo mio pellegrinaggio terreno cerco, di essere un esempio di vita cristiana per tutte le persone che incontro. San Giovanni Bosco diceva: “Tu non devi essere un predicatore, ma hai una maniera efficacissima per predicare: il buon esempio“.
GESÙ CONFIDO IN TE. MARIA MI AFFIDO A TE.
Marta Canini
Membro Faustinum di Carmagnola (To)