Lc 24,36-42
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Diario di santa Faustina, n. 123 – «Per molto tempo sono stata ritenuta invasata dallo spirito maligno e venivo guardata con commiserazione. La Superiora poi aveva messo in atto certi accorgimenti cautelativi nei miei confronti. Era giunto alle mie orecchie che le suore mi tenevano d’occhio come tale, come indemoniata».
Meditazione
Possiamo definire santa suor Faustina non semplicemente una mistica, ma una cristiana mistica, intendendo per “mistica” non una persona che, a differenze di tutti gli altri, ha strani contatti con l’aldilà, ma una persona che, come tutti i cristiani, è in continuo contatto con Gesù Risorto. La dimensione mistica, infatti, fa integralmente parte della nostra fede. Non è una grazia riservata solo ad alcuni, ma a tutti i battezzati. Il battesimo, infatti, ci ha introdotti a pieno diritto nella vita stessa della SS. Trinità e proprio per questa ragione ogni cristiano è chiamato a vivere nella chiara coscienza di vivere non solo al cospetto di Dio, ma insieme a Dio. È una coscienza presente fin dalle origini della Chiesa. Lo testimonia, ad esempio, san Paolo, che nella Prima lettera ai Tessalonicesi, scrive che Gesù Cristo «è morto per noi, perché, sia che viviamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui» (5,10). Nessuna meraviglia, dunque, che una cristiana come santa suor Faustina abbia potuto vivere usufruendo perfino di quel fenomeno tanto particolare quanto raro, eppure possibile, dell’apparizione di Gesù Risorto. L’esperienza dell’apparizione fa anzi parte dei racconti evangelici di risurrezione. Eppure, una certa diffidenza (talvolta un vero e proprio ostracismo) non solo circonda i discepoli che ne fanno esperienza – come appunto è accaduto a santa suor Faustina («Per molto tempo sono stata ritenuta invasata dallo spirito maligno e venivo guardata con commiserazione») – ma riempie di scetticismo il cuore dei discepoli stessi. Nel racconto di san Luca, ad esempio, Gesù deve addirittura convincere i suoi della propria reale presenza fra loro: «Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Se Gesù non fosse risorto, se non fosse apparso ai discepoli e se talvolta, infine, non concedesse il dono della Sua presenza anche attraverso i suoi (rari) segni straordinari, la fede in Lui degenererebbe facilmente in un sistema astratto di valori etici e modelli comportamentali. La fede in Gesù, per essere vera, non ha bisogno di segni; ma i segni, per essere accolti, hanno bisogno della fede.
Domande di riflessione
- Come mi rapporto con la Risurrezione di Gesù? Un fatto passato o un evento a me contemporaneo?
- Quando mi accosto ai sacramenti, mi accorgo di accostarmi a Gesù vivente oggi?
- Qual è il mio atteggiamento nei riguardi delle apparizioni? Scetticismo preventivo, facile credulità, o dubbio ponderato e fede sincera?
- Sono consapevole che quando viene proclamata la Parola di Dio è Gesù stesso a proclamarla?
- Come reagisco a chi contesta e ostracizza la mia fede in Gesù Risorto? Mi capita di mettere in dubbio la Risurrezione di Gesù?
Preghiere
- Fa’, Gesù, che accogliamo con umile gioia e ferma fiducia la realtà della Tua presenza. Preghiamo.
- Rendici attenti, Gesù, ai segni anche umili della Tua presenza in mezzo a noi. Preghiamo.
- I nostri dubbi, Gesù, non siano mai causa di scandalo per i tuoi piccoli. Preghiamo.
- L’intercessione di santa suor Faustina, Signore, ci renda gioiosi nell’esperienza di Te e ci aiuti nella missione di diffondere nella Chiesa e nel mondo la Tua Misericordia. Preghiamo.
Segue la coroncina alla Divina Misericordia.