2Cor 1,21-22
È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
Diario di santa Faustina, n. 170 – «Prima della meditazione ebbi ancora un momento di tempo per una preghiera allo Spirito Santo ed alla Madre SS.ma. Pregai ardentemente la Madonna perché mi ottenesse la grazia di essere fedele a queste ispirazioni interiori e perché adempissi fedelmente ogni volontà di Dio. Iniziai questi esercizi con uno strano coraggio».
Meditazione
Quelle riportate sopra sono poche righe, ma sufficienti per scorgere un notevole evento spirituale accaduto nell’interiorità di santa suor Faustina: «ebbi ancora un momento di tempo», scrive infatti, «per una preghiera allo Spirito Santo ed alla Madre Ss.ma». Il dettaglio specificato («ebbi ancora un momento di tempo») non è infatti, come potrebbe sembrare, una precisazione narrativa, ma la rivelazione di un’attività segreta operata dallo Spirito Santo nel cuore di santa suor Faustina che si chiama unzione. L’unzione, che come dice san Paolo, è un dono di Dio («È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione») che fa sì che l’anima avverta il costante desiderio del contatto con Dio. È una sorta di profumo che attira l’olfatto spirituale del discepolo e che lo spinge ad approfittare di ogni occasione – anche la meno opportuna – per esprimere a Dio il proprio affetto, la propria devozione e, in un certo senso, la propria nostalgia di Lui. Per analogia, è come quando un amante approfitta di ogni frammento della giornata per dire alla persona amata il suo amore devoto, la sua dedizione incondizionata, la sua costante “voglia” di lei. Il tutto per riaffermare, incessantemente, la propria totale adesione alla vita della persona amata con una specie di continua dichiarazione d’amore che l’amante sente come doverosa e perfino come irrinunciabile. Due considerazioni. La prima è che santa suor Faustina si vuol rivolgere allo Spirito Santo: è Lui infatti il datore dell’unzione ed è Lui l’autore di ogni desiderio spirituale. La seconda è che santa suor Faustina si rivolge anche a Maria SS. per ottenere la grazia della fedeltà alle ispirazioni e all’esecuzione della volontà di Dio. La grazia dell’unzione, quindi, porta a rivolgersi allo Spirito Santo, ma, quasi per interna necessità, alla Madonna. Rivolgersi alla Madonna non è quindi frivola smanceria, ma sintomo di maturità spirituale. E la duplice richiesta di santa suor Faustina lo dimostra. Maria SS., la piena di grazia (anche quella dell’unzione!) è stata infatti la prima e la più perfetta tra le creature ad avere tradotto il continuo desiderio di Dio in continua e fedele adesione ai Suoi progetti e alla Sua volontà.
Domande di riflessione
- Santa suor Faustina scrive che pregò «ardentemente» la Madonna. Mi rapporto con Maria SS. con il cuore ardente di un figlio che sa di poter confidare nella propria madre?
- Chiedo mai allo Spirito Santo il dono dell’unzione?
- Il ricordo di Dio mi spinge a cercarLo sempre o solo in alcuni momenti della giornata?
- Mi capita la sensazione, continuativa o saltuaria, di avvertire il bisogno di pregare?
- Mi rivolgo a Maria SS. per ottenere la grazia della fedeltà alla volontà di Dio?
Preghiere
- Perché Maria SS., Madre di Gesù e Madre nostra, sia sempre più cercata, conosciuta e amata. Preghiamo.
- Perché l’intercessione di Maria SS. ottenga a tutti noi la grazia della fedeltà alla nostra vocazione battesimale. Preghiamo.
- Perché la Misericordia di Dio, che sgorga dal costato ferito di Gesù, ci ottenga in abbondanza la grazia dell’unzione spirituale. Preghiamo.
- Perché la nostra preghiera, innaffiata dalla rugiada dello Spirito Santo, sia sempre conforme alla volontà di Dio. Preghiamo.
- Perché la Misericordia di Dio dia la forza di pregare a coloro che versano in condizioni difficili. Preghiamo.
- Perché coloro che si trovano nell’aridità possano perseverare nella vita di preghiera. Preghiamo.
Segue la coroncina alla Divina Misericordia.