Oggi ho udito queste parole: «Le grazie che ti concedo non sono soltanto per te, ma anche per un gran numero di anime… E nel tuo cuore c’è la Mia stabile dimora; nonostante la miseria che sei, Mi unisco a te, ti tolgo la tua miseria e ti do la Mia Misericordia. In ogni anima compio l’opera della Misericordia e più è grande il peccatore, tanto maggiori sono i diritti che ha alla Mia Misericordia. Chi confida nella Mia Misericordia non perirà, poiché tutti i suoi problemi sono Miei ed i nemici s’infrangeranno ai piedi del Mio sgabello» (Diario 723).
Spesso penso al dolore di Gesù quando trova cuori sfiduciati, chiusi, impegnati nel loro correre quotidiano senza tempo per Lui. Penso all’atroce sofferenza che ha provato per tutti noi sulla croce … sì perché li è morto per tutti noi … In questa nota Gesù parla di chi ha sbagliato e quindi si allontana. Spesso anch’io, quando penso di avere sbagliato con Lui e con il mio prossimo, mi allontano o lo vorrei fare perché mi vergogno, ma poi pensò che Lui è lì a dirmi che mi ama più di ogni cosa al mondo … nella confessione mi accosto per cercare e ritrovare il suo perdono … come se Gesù mi dicesse: vai ora, hai lasciato qui un tuo peso, sei più leggera e più libera di amare. In tempi bui, dove ci si ribella alle regole, pensavo che la confessione fosse un atto inutile in quanto potevo parlare con Gesù senza il suo ministro negando così il sacramento. Ora, appena posso, mi confesso in quanto nella confessione riconosco il sacramento della liberazione, della mia umiltà, del mio non sentirmi sempre giustificata in ogni azione … credo che Gesù, quando corriamo da lui, sia contento, perché ci avviciniamo sempre più a lui e alla decisione di salvarci … quando guardo i film della vita di Gesù non riesco mai a vedere la passione e la morte … mi verrebbe voglia di curarlo, di allontanarlo dal destino. Quanta violenza, sofferenza e dolore che si contrappongono all’amore che copre e annienta l’odio. Quando torniamo a Gesù facciamo un piccolo passo verso l’amore e se ci facciamo inondare da esso, non solo non ci sentiremo più soli, ma anche amati … quando ci si sente amati, non ci si sente colpevoli, ma fragili, non soli, ma accolti, non giudicati, ma guidati … Gesù è morto abbracciandoci e continua a farlo. Mi riempie il cuore di gioia sapere che se avviciniamo un anima a Lui, Lo rendiamo più felice!
Giovanna apostola Faustinum di Bergamo