La possibile partecipazione al convegno è stato il regalo di compleanno che mia moglie ed i miei figli mi hanno fatto. Quindi la mia presenza è stata sentita ed emozionante anche per la gioia di questo regalo, arricchito dalla possibilità di aiutare e collaborare nella preghiera e nell’animazione liturgica i momenti con la musica.
Il viaggio verso Loreto è stato molto veloce anche se ci sono volute 7.30 ore. Mi sono alzato alle 4 per prepararmi e prendere il treno alle 5 anche perché la stazione scelta non era troppo vicina. Sicuramente l’emozione di un Convegno con Santa Faustina, per grazia ricevuta mi ha aiutato e la fatica non si è fatta sentire, se non per quello che sto per scrivere.
L’arrivo come sapete è stato devastante fisicamente. Ci ho messo quasi un’ora per raggiungere la struttura a piedi dalla stazione, complice il peso dei bagagli sulla scalinata che saliva verso la basilica della Santa Casa: in effetti al ritorno, percorrendo la medesima strada a piedi ho verificato essere la via più breve con comunque 30 minuti di percorrenza. In discesa. Ma grazie ad Evelina ho ricevuto assistenza per arrivare alla Struttura: Grazie Evelina, mi hai salvato….
I due giorni di meditazione e preghiera intensa li ho vissuti con gioia immensa. Vivere pregando insieme a tante persone con la stessa passione dedicandosi a Santa Faustina come Santa di riferimento, è stato unico. Le due catechesi delle suore hanno sapientemente intercalato i momenti di preghiera. Complimenti a chi ha strutturato il programma.
Suor Emanuela è stata una sorpresa nel senso che il suo sorriso mentre parla, mette davvero serenità e consapevolezza che Dio è in lei. Idem dicasi per te frate Attilio, grande conduttore del raduno che sempre con il sorriso ci hai guidato ed intrattenuti. I sacerdoti che sono venuti hanno saputo darmi, ognuno qualcosa, anche perché con Don Massimo e Padre Emmanuel ho trovato dei punti di contatto con la mia realtà geografica e di vita. (come è piccolo il mondo…)
La struttura è stata ottima in tutti i sensi. Ha saputo darci pace e concentrazione, ma anche buon cibo ed alloggio.
Per me la prima volta è stata positiva. Ho pregato e anche conosciuto Giovanni e alcuni del gruppo di Bergamo, Andrea della Puglia con cui abbiamo passato i momenti liturgici e a tavola. Un po’ più ermetico il grande gruppo di Bari con cui non sono riuscito ad entrare in contatto. Ma comunque penso sia normale alla prima partecipazione. Sono certo che la seconda volta se le persone saranno più o meno le stesse, sarà diverso. Sarebbe piacevole se con l’animazione in stile del momento di condivisione serale, anche ogni volta che si va a tavola, ci fosse l’indicazione di cambiare posto per conoscere altre persone.
Il prossimo anno sarebbe bello farlo al nord il Convegno dato che per noi Loreto è già Sud e quindi per alternanza anche per il viaggio, ma la proposta di San Giovanni Rotondo è ottima.
Suggerimento/Richiesta: se fosse possibile prevedere in qualche modo un passaggio dalla stazione al luogo di incontro per chi ne avrebbe bisogno sarebbe bello.
Ringrazio tutti e che la Misericordia di Dio sia sempre nostro punto di riferimento e faro di vita.
Francesco Mattivi,
volontario Faustinum di Bolzano