Prima reciterai il “Padre nostro”, l’“Ave Maria” e il “Credo” poi sui grani del “Padre nostro” dirai le parole seguenti: “Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.”. Sui grani dell’“Ave Maria” reciterai le parole seguenti: “Per la Sua dolorosa Passione abbi Misericordia di noi e del mondo intero”. Infine reciterai tre volte queste parole: “Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà di noi e del mono intero” (Diario 476).
La fiducia che vivo nei confronti della Divina Misericordia nasce da tanti dispiaceri e da tante sofferenze. Il dolore profondo per la morte di mio marito. Poi, dopo tre mesi di lutto, la battaglia contro un cancro. L’intervento difficile e la chemioterapia: quanta amarezza ho provato. Sono crollata in un profondo sconforto. Fu proprio in quel momento doloroso della mia vita che arrivò un dono inaspettato: una signora mi diede una scatoletta di cartone con dentro il rosario. La scatoletta era la “Misericodina” che fu donata da papa Francesco nel Novembre del 2013 in piazza San Pietro ai pellegrini. Una coroncina del rosario contenuta in una confezione che somiglia a quella delle medicine. Nel foglietto illustrativo si leggeva «è un medicinale spirituale che rinvigorisce nell’anima la misericordia. Gli effetti si manifestano con tranquillità del cuore, gioia esterna, desiderio di diffondere il bene». La particolare “medicina” viene applicata quando «desideriamo la conversione dei peccatori», oppure quando «sentiamo bisogno di aiuto per una decisione difficile», o quando «ci manca la forza per combattere le tentazioni» o «non sappiamo perdonare a qualcuno».
Tornai a casa dopo tre settimane di ospedale. Esitai ancora e non iniziai a recitare la coroncina della Divina Misericordia. Ma la provvidenza del Signore continuò ad accompagnarmi: una mia cara amica venne a trovarmi. Mi sollecitò a pregare. Il dolore e l’afflizione che provavo era troppo forte. Ostinatamente esitai ancora. Finché scoprii che la preghiera della Divina Misericordia veniva recitata alle ore 15.00, tutti i giorni in televisione, sul canale di TV2000.
Iniziai così ad ascoltare la coroncina recitata in televisione … e, giorno dopo giorno, piano piano, iniziai a liberarmi dall’angoscia che imprigionava dentro la mia anima. Fu una esperienza di guarigione spirituale: iniziai a porre la mia vita nelle mani del Signore e ripetere tutti i giorni “Gesù confido in te”
Ora recito assiduamente la coroncina a tal punto che non posso più farne a meno!
Angela da Novara, Faustinum Piemonte