“O Signore mio e Dio mio, mi ordini di descrivere le grazie che mi concedi. O Gesù mio, se non fosse per l’ordine esplicito dei confessori di descrivere quello che avviene nella mia anima, io di mia iniziativa non scriverei nemmeno una parola. E se scrivo di me, lo faccio per ordine evidente della santa obbedienza”. (Diario 1006)
Poco dopo la mia ordinazione sacerdotale, fui assegnato ad una equipe regionale di predicazione: le missioni al popolo. Le missioni parrocchiali sono un’esperienza forte di evangelizzazione, parte integrante del carisma francescano, un annuncio straordinario della Parola di Dio nella convinzione che la Chiesa e ogni singolo battezzato sono chiamati a convertirsi e a essere missionari. Incontri, celebrazioni, benedizioni nelle case, animazione nelle piazze, visite nelle scuole, case di riposo e ospedali. Una esperienza di evangelizzazione per tutti: bambini, ragazzi, adolescenti, giovani, adulti, genitori, terza età … Faticoso, ma ricco di incontri che mi hanno fatto crescere come religioso, sacerdote e anche come apostolo della Divina Misericordia. Fu proprio all’inizio di quel periodo che iniziai, in modo particolare, ad affezionarmi alle anime del purgatorio. Proprio così: alle anime dei cari defunti! Non saprei dire perché è nata in me questa sensibilità spirituale. Non avendo una “dimora stabile”, ma sempre in movimento, cambiando in continuazione luoghi dove predicare ed annunciare il Vangelo, mi è parso necessario approfondire il tema a cui tutti noi apparteniamo, quello cioè del cammino di santità qui, in questa terra … e di purificazione “di là”, nella realtà invisibile del purgatorio. Per questo motivo, ogni giorno, prego per i defunti e recito novene per le anime sante del purgatorio. Iniziai prima di tutto a studiare i testi del magistero della chiesa che chiariscono questo tema tanto delicato e discusso. In seguito, ho iniziato a leggere storie, testimonianze, diari di santi mistici che hanno visto, con i loro occhi, le anime sante del purgatorio. La chiesa, a riguardo, possiede una tradizione mistica meravigliosa … Tra le tante testimonianze, ho recuperato, dalla biblioteca del nostro centro di studi di teologia di Milano, il diario di una santa polacca, consigliato come utile per approfondire lo studio del purgatorio. Fu così che iniziai ad aprire il diario di una Santa Faustina. Sapevo poco di Santa Faustina e della sua missione. Avevo visto per la prima volta il quadro del Cristo Misericordioso durante la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2000 nella chiesa Santo Spirito in Sassia a Roma. Poi non ebbi altra occasione o interesse per approfondire il culto alla Divina Misericordia. Fu circa 10 anni fa … allora, che aprii il diario di Santa Faustina per la prima volta. Aprii il diario per leggere la sua testimonianza riguardante le anime dei defunti, e, invece, trovai un tesoro meraviglioso che ha infiammato la mia vita e la mia vocazione. Già le prime pagine del diario, in cui Santa Faustina racconta la sua infanzia e il suo ingresso in convento, mi hanno incantato. Lessi il diario in un giorno … tutto d’un fiato. Ora non so quante volte ho letto il diario di Santa Faustina, ho perso il conto. Una luce potente e incantevole ha irradiato la mia anima e, da quel giorno, non sono più stato lo stesso. Le vie del Signore sono infinite: Eterna è la Sua Misericordia.
Frate Attilio, OFMCap, Faustinum Bergamo