Hai nutrito i miei silenzi impauriti
di parole,
della Tua Parola di vita,
mi hai strappato dall’abisso in cui avevo rinchiuso me stessa,
svelandomi la mia vera identità.
Ho smesso di commiserarmi,
perché finalmente mi sono vista coi tuoi occhi misericordiosi,
mi sono vista come Tu mi vedi.
O Signore,
se tutti gli uomini , tutte le donne sulla terra
potessero guardare a sé stessi e al prossimo col tuo sguardo pieno di compassione e d’amore,
questo mondo sarebbe un giardino
dove fiorisce la pace, la giustizia, la fratellanza vera.
Non sono più lacere le mie vesti,
Tu mi hai rivestito di un abito nuovo,
hai posato un mantello sulle mie spalle
e hai cinto la mia fronte con un diadema di stelle.
E così,
mentre i miei giorni fuggono,
posso sostare nel Tuo respiro,
qui sotto i pini sfiorati dalla brezza marina
e dirti dal profondo del cuore
che a Te e a Te solo voglio appartenere
per imparare a donarmi davvero.
Monica Felisati,
Membro Faustinum di Lussemburgo