“Figlia mia, esorta le anime a recitare la coroncina che ti ho dato. Per la recita di questa coroncina mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno…….Proclama che nessun anima, che ha invocato la mia Misericordia, è rimasta delusa né confusa. Ho una predilezione particolare per l’anima che ha fiducia nella mia bontà …” (Diario 1541)
Nell’ ‘ ultimo mese, la mia famiglia è stata duramente colpita da questa pandemia, da questo virus covid 19 che sentivamo così lontano.
Prima si è ammalata mia suocera che noi assistiamo insieme ad una badante, con un po’ di tosse e febbre, poi tutta la famiglia. L’ 8 marzo però la situazione è peggiorata alquanto, e abbiamo chiamato l’ambulanza, mia suocera è stata immediatamente ricoverata con inizio di polmonite e bassa saturazione. L’ ospedale ci teneva aggiornati con brevi telefonate, ma le cose sembravano andare abbastanza bene, era stabile… intanto noi ci siamo ammalati …
Dopo circa una settimana dal ricovero, l’ospedale comincia a comunicarci che la situazione stava peggiorando perché erano insorte altre infezioni, finché al decimo giorno circa ci hanno detto che non c’era più nulla da fare per la nonna.
Continuavo da giorni a recitare la Coroncina della Divina Misericordia per lei e per tutti gli agonizzanti che ogni giorno muoiono senza i sacramenti e senza nessuno che preghi per loro. Quella sera, però, il 17 marzo, al telefono il mio padre spirituale mi disse di provare a mandare un sacerdote da mia suocera, cosa a cui io avevo completamente rinunciato. Ma come fare? L’ospedale aveva vietato ogni telefonata da parte nostra e poi sapevo che difficilmente i sacerdoti si avvicinano ai malati di covid, però almeno una benedizione …
Era sera tardi, ho cominciato a recitare la coroncina, davanti al quadro si suor Faustina e di Gesù misericordioso, e mentre pregavo pensavo: suor Faustina come possiamo fare? Chi posso chiamare? È tardi e la nonna potrebbe morire stanotte …”
Non avevo ancora terminato la coroncina, che mi arriva un messaggio di una mia vicina di casa, infermiera, che mi chiede se avessi bisogno di qualcosa.
“Siiiiii” le ho detto, un sacerdote per la nonna!!!! Mi ha detto che si sarebbe informata con le colleghe, ma che c’erano poche possibilità che sarebbe andato qualcuno.
Continuai a pregare certa che suor Faustina stava già agendo, infatti la mattina dopo mi arriva un nuovo messaggio dalla stessa vicina che mi dice che un sacerdote stava andando da mia suocera, e come conferma, perché Gesù non ci lascia mai nel dubbio, dopo qualche ora arriva a mio marito la telefonata solita di aggiornamento dell’ospedale dove dicono che la nonna in mattinata aveva ricevuto l’Unzione degli infermi e che stava morendo. Infatti il giorno dopo, al mattino presto, il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, patrono di tutti gli Apostoli, suor Faustina e ” il nonno” come lo chiamava lei, sono venuti a prendere mia suocera….
Ringrazio il Signore per tutte le Grazie della Divina Misericordia
Gesù confido in te
Evelina Apostola Romagna