Una volta ero andata ad un ballo con una delle mie sorelle. Quando tutti si divertivano moltissimo, l’anima mia cominciò a provare intimi tormenti. Al momento in cui cominciai a ballare, scorsi improvvisamente Gesù accanto a me, Gesù flagellato, spogliato delle vesti, tutto coperto di ferite, che mi disse queste parole: «Quanto tempo ancora ti dovrò sopportare? Fino a quando mi ingannerai?». (Diario 9)
Amo tanto ballare … tantissimo. All’età di diciotto anni frequentavo le discoteche: facevo parte di una compagnia di molti giovani, ma non era una compagnia sana … ne ero consapevole, tuttavia la frequentavo comunque. Mi sentivo diversa … come se avessi bisogno di altro, come se dovessi cercare la felicità altrove. Quando iniziavo ad ascoltare la musica, ballavo … ma ero inquieta … mi mancava sempre qualcosa. Questa inquietudine è cresciuta sempre di più … Ero certa che dovevo cambiare, ma come? Finché una sera è stata diversa dalle altre. Ballavo con gli altri “amici”, le luci, il frastuono … e iniziai a pensare a Gesù … proprio così: ballavo pensando a Gesù. In quella occasione ho ballato per Gesù. Quando sono tornata a casa ero diversa. Decisi di abbandonare quella compagnia. Dopodiché ho passato un periodo da sola. Nella solitudine il Signore mi ha indirizzato a seguire delle catechesi di un bravo sacerdote: don G. Belotti. È stato semplicemente meraviglioso: mi si è aperto un mondo! Ancora oggi, quando ci ripenso, mi commuovo molto. Gesù non ci lascia mai, attende … come nella parabola del Padre Misericordioso, attende il nostro ritorno per donarci il Suo abbraccio!
Gesù confido in te
Manuela, Faustinum di Bergamo