Un momento davanti al Santissimo Sacramento. Per questa grande grazia, O signore e mio eterno Creatore, come potrò ringraziarti per questa grande grazia per esserti degnato di scegliere me miserabile come tua sposa unendomi a Te con un eterno? Amabilissimo mio tesoro del mio cuore. Ti offro tutti gli atti di adorazione e di ringraziamento delle anime sante, di tutti i cori angelici e soprattutto in unione con la madre Tua. (Diario 220)
Signore Gesù, come riuscire a comprendere realmente la grazia di essere chiamati ad adorati nella nostra vita. Ciò che più stupisce, Gesù, è che Tu fai delle scelte precise, non hai bisogno di anime acculturate ma vai nei vicoli più nascosti e miri il tuo sguardo ai cuori. Trovi sempre ahimè cuori in attesa di sentire una parola di speranza, una parola confortevole … e quando un’anima si riconosce accolta dalla Tua grazia, non può che rimanere in atteggiamento di adorazione e di ringraziamento per sentirsi, nonostante tutta la miseria della vita, scelta e amata. Con quale parole potere esprimere la gioia, la bellezza di questo Tuo sguardo di luce che illumina la nostra vita. Sì, perché stare davanti alla Tua Ostia Santa rigenera la nostra povera umanità e noi non riusciamo ad esprime ciò che proviamo nel rendimento di grazie. La Tua luce irradia le parti più nascoste della nostra anima e ci stupiamo come Tu, sommo Re e Creatore, puoi averci scelti. Vorremmo veramente offrirti tutto il nostro cuore, i nostri pensieri, ma le nostre parole non sono sufficienti. Allora chiediamo l’aiuto dei santi, di tutto il coro degli angeli che adorano e lodano il Tuo Santo nome Gesù amore eterno. Giunga in alto, nei Tuoi cieli o Signore, il nostro grazie per esserti donato al mondo e, infine, Gesù, il mio immenso sentimento di gratitudine perché non hai guardato alla miseria della mia natura e mi permetti di stare davanti a Te. Non potrò mai poter ricambiare l’amore che mi rendi: posso solo dirti grazie a lode del Tuo Nome dolcissimo. Gesù confido in Te!
Matilde apostola Faustinum di Palermo