Gv 14, 5-11a.
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me».
Diario di santa Faustina, n. 1777 – «Sappi, figlia Mia, che il Mio Cuore è la Misericordia stessa».
Meditazione
La frase rivolta a santa suor Faustina fa parte di una sorta di catechesi di Gesù sui tesori che giacciono negli abissi del Suo SS. Cuore, di cui, proprio tra pochi giorni, celebreremo la solennità. «Sappi, figlia Mia, – dice quindi Gesù – che il Mio Cuore è la Misericordia stessa». In genere, tendiamo a pensare in modo separato: da una parte la religione, dall’altra le cose “concrete” della vita; da una parte l’intelligenza, dall’altra i sentimenti; da una parte la ragione, dall’altra la fede. C’è del vero e del buono: coniugare aspetti che sono apparentemente opposti non è sempre facile e, talvolta, nemmeno possibile. Ma è anche vero che la nostra imperfezione e il nostro stesso peccato sono, rispettivamente, l’indizio di una divisione e il contributo a una scissione già presente nel nostro modo di vivere e pensare. Questa scissione emerge anche nei discepoli Tommaso e Filippo. In Tommaso che chiede a Gesù: «come possiamo conoscere la via?». In Filippo che a Gesù dice: «mostraci il Padre e ci basta». Tommaso commette l’errore di dividere la via da percorrere per raggiungere il posto che Gesù ha promesso di preparare ai discepoli da Gesù stesso; Filippo, invece, separa indebitamente Gesù dal Padre, riducendo quindi Gesù a uno dei tanti pur validi portavoce di Dio succedutisi nella storia. Le risposte di Gesù, invece, uniscono ciò che i discepoli dividono: «Io sono la via, la verità e la vita… Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio»; «Chi ha visto me, ha visto il Padre… io sono nel Padre e il Padre è in me». Quando, perciò, dice a santa suor Faustina «il Mio Cuore è la Misericordia stessa», Gesù afferma che per invocare la Sua Misericordia occorre tenere fissi gli occhi sul Suo stesso Cuore; e che tributare un culto al Suo Cuore significa per ciò stesso attingere a piene mani la Sua Misericordia. Parlando del matrimonio, Gesù un giorno disse: «l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto» (Mc 10,9). Ma questo possiamo dirlo anche noi (è però Gesù stesso a dirlo a santa suor Faustina!) parlando del Cuore di Gesù e della Misericordia di Dio. Con una conseguenza per noi decisiva: cercare la Misericordia di Dio altrove è inutile; trovarla è impossibile.
Domande di riflessione
- Ho mai cercato nel passato la felicità in altre religioni? Qual è stato l’esito?
- Il culto al Cuore di Gesù è per me solo una pia devozione o una pia devozione capace di trasformare il mio cuore?
- Tendo mai a separare la fede dalla vita? Mi succede di tenere Gesù al di fuori di qualche ambito della mia quotidianità?
- Mi è mai capitato di dividere Gesù dalla Chiesa?
- Quali sono i tesori della Misericordia che Gesù mi ha dato di attingere dal Suo SS. Cuore?
Preghiere
- Per coloro che non hanno ancora sperimentato la Misericordia di Dio. Preghiamo.
- Perché dal Cuore di Gesù sgorghino nuove forze per l’evangelizzazione. Preghiamo.
- Perché lasciandoci plasmare dal Cuore di Gesù, i malati, i poveri e gli emarginati possano attingere dal nostro cuore quella vicinanza di cui sono spesso privati. Preghiamo.
- Perché il Cuore di Gesù batta in ogni nostro pensiero e in ogni nostra attività pubblica e privata. Preghiamo.
- Perché le nostre attività dispersive trovino nel Cuore di Gesù il loro centro di unificazione. Preghiamo.
Segue la coroncina alla Divina Misericordia.